5 cose belle e buone della mia terza volta a Barcellona.

Perché elencarle tutte non sarebbe stato possibile.

Se dovessi trovare una motivazione del perché mi sono subito innamorata di Barcellona, ancora prima di visitarla, non riuscirei a a farlo. Reazione tipica dei grandi amori, più o meno immotivati, ma ci sono.

E questo è un amore che mi trascino dietro da un bel po’ di tempo, precisamente da quando alle superiori, intrapreso lo studio della lingua spagnola, cominciai a conoscere la città attraverso i racconti di chi c’era già stato. Lì iniziai a maturare dentro di me la necessità di doverla visitare e viverla anch’io, il prima possibile. Lì cominciò tutto.

In verità da quel momento di anni, prima di metterci piede ne sono trascorsi un bel po’.

Ma torniamo ad oggi facendo un bel salto temporale e arriviamo direttamente alla mia terza volta a Barcellona, avvenuta neanche due mesi fa. Quest’ultima, improntata in maniera decisamente diversa dalle due precedenti, è stata a dir poco intensa e lasciare la città è stato un mix di emozioni forti e contrastanti come non immaginavo, o forse dovevo aspettarmelo?

Da qui nasce l’esigenza di lasciare traccia delle cose che più mi hanno profondamente colpita questa volta, ed ecco il perché di questo pezzo. Del resto, com’è che si dice? Scripta manent.

Una piccola testimonianza utile non solo a me ma anche a chi si accinge a visitare il capoluogo catalano (perché credo sia chiaro a tutti che Madrid sia la capital de España, ¿verdad?) senza però dimenticare la tematica principale del blog e quindi vuoi non trovare spazio anche per il cibo? Certo che si!

Piccola precisazione prima di cominciare: esprimermi in spagnolo mi viene quasi naturale quindi troverete qualche piccola espressione-giusto qualche palabra– in lingua, permettetemi questa libertà. Trovo sia giusto anche aggiungere che a proposito di lingua, a Barcellona si parla non solo il castellano (quello che per noi è lo spagnolo) ma anche il catalán.

¿Vamos?

1- L’interno della Sagrada Familia.

L’avevo già vista esternamente le volte precedenti riuscendone ad apprezzare comunque tutta la sua complessità e maestosità, ascoltato e letto una storia -la sua- che ancora non ha una conclusione, senza mai avere avuto modo di completare la visita.

Questa volta ho aggiunto il tassello mancante e all’interno ho trovato uno spettacolo che a raccontarlo non rende di certo: giochi cromatici frutto delle imponenti e numerose vetrate, altezze, maestosità esemplare. Potrei continuare all’infinito ma non renderebbe comunque, vedere di presenza è per me fortemente consigliato.

Curiosità: la cripta è il posto dove giace l’ideatore della basilica, Antoni Gaudí, e anche l’unica parte che lui stesso riuscì a vedere completa.

2- Pont de Bisbe

L’alloggio in una posizione felice mi ha permesso di godermi in pieno il Barri Gòtic, una delle parti della città che preferisco, e ogni volta che me lo ritrovavo davanti gli occhi era inevitabile fare – l’ennesimo – scatto. Il Pont del Bisbe (Ponte del Vescovo) è un’opera neo gotica del 1928 che collega il Palau della Generalitat con la Casa del Canonges e vederlo, la prima volta, è stata una vera e propria sorpresa. Un mix di stupore misto a smarrimento perché quei cinque minuti a interrogarmi su cosa ci facesse un ponte dalle sembianze quasi veneziane a Barcellona, li ho passati.

Nel frattempo non lo fotografi? Ma si, un altro scatto che sarà mai?

Pont del Bisbe

Dove trovarlo:

C. del Bisbe, 08002 Barcelona

3- I mercati ma non solo Boqueria.

I mercati sono uno dei miei posti preferiti, in qualsiasi città si trovino ne rappresentano il perfetto biglietto da visita. Senza girarci troppo intorno, Barcellona è famosa per il Mercat de la Boqueria (o Mercat de Sant Josep) tanto da essere diventato un posto ormai commerciale, meta dei tantissimi curiosi che lo hanno incluso come tappa obbligata dei loro itinerari nella città.

Ingresso Boqueria

Le proposte all’interno del mercato sono un perfetto mix tra le esigenze dei residenti e le aspettative dei turisti: proposte di jamón pronte per essere consumate in loco, sangría, ostras giusto per citarne alcune; un insieme di colori, profumi e varietà perfetti, magari troppo. Impossibile però non innamorarsene e rimanerne affascinati.

Mercato la Boqueria

Ma non esiste solo la Boqueria a Barcellona.

Quasi per caso mi sono imbattuta anche nel Mercat Santa Caterina, che ho scoperto essere stato il primo mercato coperto della città (risalente al 1844). Giusto più avanti della Cattedrale, una struttura con mosaico e maioliche esterne mi ha obbligata a capire cosa si nascondesse all’interno, ed ecco la grande sorpresa. La mia impressione è stata quella di un mercato sicuramente più frequentato dai residenti, meno preso d’assalto dai turisti nonostante si trovi vicino la Cattedrale, più intimo ma altrettanto ricco di proposte culinarie.

Interno Mercat Santa Caterina

Dove trovarli:

La Boqueria:

La Rambla, 91, 08001 Barcelona

https://www.barcellona.org/mercato-della-boqueria

Mercat Santa Caterina:

Francesc Cambó, 16, 08003 Barcelona

4- E Per merenda? ¡Churros!

Non sono in cerca di posti popolari e inflazionati, non mi interessa. Mi importa che ciò che mangio sia il più autentico possibile e buono, possibilmente.

Cercavo un posto dove mangiare i churros che mi ispirasse tutto questo, credo di averlo trovato sempre per caso.

Sempre in pieno Barri Gòtic churros y chocolate caldi, per me da gustare rigorosamente nature ovvero senza cioccolata.

Piccolo consiglio spassionato, non fermarsi ai churros: Barcellona ha la fama di avere la pasticceria migliore della Spagna. Peccato abbia avuto pochissimo tempo stavolta, ripongo le speranze per la prossima!

Churros

Dove trovarli:

Xurreria Banys Nous

Carrer dels Banys Nous, 8

5- Pranzi indimenticabili e senza pretese alla Boqueria.

Per me, accoppiata bocadillo con jamón y tomate ovvero pane con prosciutto crudo e pomodoro come suggerisce la traduzione letterale dallo spagnolo, anche se di pomodoro in realtà c’era solo il suo succo per impregnare l’interno del pane mantenendolo umido ed evitare la sgradevole sensazione di “oddio sto soffocando”. Un semplice e buon compromesso per ottimizzare i tempi troppo stretti, ahimè.

Bocadillo con jamón y tomate

Da bere, un altro buon cliché. D’altronde siamo in Spagna, vuoi quindi non accompagnare il panino con un bel vaso di sangria?

Certo che si, io ho scelto quella di El quim de la Boqueria aromatica, fresca e avvolgente.

Tra i colori del mercato, le espressioni dei passanti curiosi e quell’atmosfera di sicuro unica si è trattato di un pranzo veloce ma sicuramente indimenticabile, un ricordo da portare con sé.

Tutto questo a soli 9€ in totale.

Dove trovarli:

El Quim de la Boqueria

Mercado de La Boqueria, La Rambla, 91, 08001

La Torna

Mercat La Boqueria, La Rambla, 91, 08001

Avrei di certo potuto continuare la mia lista all’infinito.

Sono quasi sicura di riuscire a trovare altre piccole cose che come queste potrebbero sembrare scontate, ma che agli occhi di chi guarda con amore rappresentano motivo di stupore.

Il mio suggerimento è quello di perdersi tra i tanti cliqué di Barcellona, ricercati fortemente da chi visita la città la prima volta. Perdetevi, ma con la consapevolezza di vivere la città per come merita: facendosi meraviglia di ciò che la rende unica.

Io so per certo che continuerò a farlo, anche la quarta volta, a Barcellona.

Parc Güell